Roberto Corso è nato a Bolzano il 28/03/55, a metà degli anni settanta si trasferisce con la famiglia a Verona dove comincia a muovere i primi passi come grafico.

A Verona risiede fino al 1989, anno in cui, grafico già conosciuto, si sposta a vivere in provincia di Mantova, dove tuttora abita e lavora.

A Ponti S/M ha fatto parte del Direttivo del Cenacolo Artistico “Pio Semeghini” che aveva sede nel vicino Comune di Monzambano e che organizzava Mostre d’Arte a livello nazionale.

Il critico d’Arte veronese Sig. Sebastiano Saglimbeni lo ha definito un artista puro per il suo modo di usare il colore, non influenzato da nessuna scuola pittorica.

Il Prof. Carlo Alberto Prete, Storico dell’Arte, lo ha descritto come un pittore vivo proprio per questa sua ecletticità che lo rende unico.

Ha partecipato a numerosi Concorsi Nazionali di Pittura e di Arti Figurative a Treviso, Pastrengo, Villafranca, Barbasso, Bardolino, ecc.

Ha fatto mostre personali e collettive a Verona, Pai, Bardolino, Treviso, Ferrara, Poggio Rusco, Monzambano, Folgaria, Roma.

Le mostre del 1996 vedono come scenario la Sala Mostre del Comune di Torri del Benaco VR, l’antico Palazzo dei Capitani di Malcesine VR, il prestigioso Palazzo delle Terme di Levico Terme TN  e la Sala Mostre del Comune di Folgaria TN.

Già agli inizi del 1997 viene invitato ad esporre nella Sala Antares del Residence Hotel Antares a Selva di Valgardena BZ, in primavera è ancora ospite del Comune di Torri del Benaco ed è tra i 70 artisti selezionati che esporranno al Portobello Center di Rubano PD nella rassegna Confronti d’Arte e in estate espone alla Sala Civica di Piazza Flaminia a Sirmione BS.

Nel 1998 abbiamo ancora Malcesine nel restaurato Palazzo dei Capitani e viene scelto dalla BNL, unico tra numerosi artisti mantovani, a fare da testimonial per la Maratona di TELETHON ed espone nella sala della Sede centrale della BNL di Mantova.

Il 1999 è un anno di ricerca che lo vede passare dall’olio allo smalto su tavola, prima come sperimentazione poi come produzione.

Nel 2000 abbiamo la mostra intitolata SUSANO 2000 fatta con altri 2 artisti, un fotografo ed una scultrice, nell’Auditorium del Convento di Susano a Castel d’Ario MN, restaurato e sede dei più noti antiquari mantovani.

Seguono anni di ricerca e sperimentazione come ogni artista che si definisce tale, nell’estate del 2005 abbiamo la partecipazione al 14° “ Saint Hill Art Festival” tenutosi nel Saint Hill Manor di East Grinstead nel Sussex in Inghilterra, con notevole successo di pubblico affascinato per la sua nuova concezione dell’uso del colore e della vernice.

Nel 2007  viene invitato al “Art à Porter” a New York presso The Carrozzini von Buhler Gallery, non tralasciando di continuare con mostre personali e collettive a Milano, Ferrara,  e nell’incantevole cornice medioevale di Borghetto, dove ha creato una sua “collettiva personale” presentando un opera per ogni sua vena artistica o, se si vuole essere più precisi, per ogni sua personalità.

Dal 2008 fino all 2012 si è dedicato ulteriormente alla ricerca di nuove tecniche che potessero rendere la sua arte fluida e provocatoria, provando e testando materiali nuovi ne è scaturita una nuova produzione, dove le dimensioni si sono allargate e il colore è diventato più brillante.

Egli stesso si definisce un “colorista” e, di conseguenza, chiama la sua arte “colorismo”, proprio per le definizioni che dà il dizionario di questi due vocaboli: “colorismo: in arte, ricerca del colore, sensibilità al colore” e “colorista: pittore che sa bene l’arte di trarre tutti i maggiori effetti dal colore”.

Il 2013 lo vede a Roma, città eterna, con la partecipazione alla Mostra a tema “L’insostenibile leggerezza dell’essere” presso la Galleria Coronari 111 Art Gallery.

Nel 2014 fa una Mostra personale a Verona presso la storica Galleria d’Arte Moderna La Meridana e, con altrei due pittori, una mostra nella Sala Doge del Parc Hotel Gritti. intitolata “GRITTI’s ART 2014” sul Lago di Garda a Bardolino Verona.

Nel 2015 è di nuovo a Roma presso un locale molto frequentato il MOMART dove le sue opere rimangono esposte per un intero mese.

Dal 2016 al 2019 sopraggiunge il “periodico” periodo di riflessione, di ricerca e  studio che sfocia in un periodo dove gli alberi fanno da padroni con colori sempre più vividi e allegri.

Nel dicembre del 2019 l’opera intitolata “Sentiero nel grano” viene regalata al Santo Padre per essere esposto nei Musei Vaticani che lo accetta.

Nel febbraio del 2020 decide di creare un suo archivio di opere gestito dall’ Associazione ArteMia di Roberto Corso (in attesa di registrazione), nel quale verranno inserite solo opere con autentica firmata dall’artista.

Le sue opere sono proprietà di associazioni, galleristi e privati sia in Italia che e all’estero.

La sua produzione viene distinta in due aree: uno costituito di opere a china, tempera e acquerello su carta anche se, la sperimentazione, lo ha portato ad usare lo smalto ad acqua su carta con notevole successo di pubblico; l’altro fatto di opere ad olio e smalto su tela o tavola.

I soggetti sono sempre castelli, città, alberi, fiori, onde, marine e, la sua passione, il glamour e l’onirico, il tutto amalgamato in rappresentazioni che richiamano i sogni e le fiabe, ma sulla tela e sulla tavola questi soggetti passano in secondo piano, lasciando spazio al colore come soggetto principale, tanto da far definire Roberto Corso il “nuovo Schifano” per critici e galleristi che hanno visto le sue opere.

Lui però si definisce un “colorista”, corrente artistica sviluppatasi nell’Ottocento europeo, connessa con l’impressionismo, che rispecchia l’emotività del pensiero romantico e ne esalta gli aspetti maggiormente sensazionali, soprattutto sul piano figurativo.